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Tra gelsi e melograni

Da qualche anno il nostro istituto, assieme ad altre tre scuole di Udine, prende parte all'iniziativa denominata, quest'anno, "Fra gelsi e melograni", un programma di scambio con due scuole di Israele: il Kibbuts di Sasa e la Mar Elias High School di Ibillin. Nell'aprile 2009 noi, Anna Giavedoni e Valentina Giacometti, rispettivamente delle classi VA e VC del Liceo Classico Europeo, abbiamo ospitato due ragazze e nel corso della settimana  trascorsa assieme a loro abbiamo avuto la grande possibilità di conoscere circa venti ragazzi e ragazze israeliani, tra cui non solo ebrei, ma anche arabi musulmani e cristiani ortodossi. Durante le varie attività abbiamo potuto notare come questi ragazzi, benchè provenienti dallo stesso Stato, ma appartenenti a culture differenti e nel loro Paese in forte contrasto tra loro, sono riusciti a trovare dei punti di contatto e a costruire un rapporto. Quest'anno è toccato a noi: l'11 febbraio, accompagnate dal prof. Renè Moehre, siamo partite per dieci giorni in Israele. Dopo due notti presso gli Israeliani del Kibbuts di Sasa, abbiamo trascorso una notte presso il Lago di Galilea assieme a tutti loro, Israeliani e Palestinesi. In questi due giorni abbiamo potuto avvicinarci l'un l'altro, condividere idee ed emozioni. Trascorsi altri quattro giorni presso Ibillin, ospitati dai Palestinesi, abbiamo dovuto affrontare un duro "Arrivederci" per muoverci verso Gerusalemme, passando però prima per Gerico e l'incredibile Mar Morto. Israele ci ha lasciato un segno indelebile nel cuore Non solo abbiamo visitato luoghi mozzafiato, non solo ci siamo gustati le pietanze tipiche israeliani, ma abbiamo soprattutto avuto la fortuna di trovarci di fronte ad una realtà che solitamente vediamo attraverso i libri di scuola ed i telegiornali: il conflitto israelo-palestinese. Un conflitto che ormai dura da decenni e che purtroppo non riesce ancora a trovare una giusta fine, che possa permettere ad entrambi i popoli di avere un'esistenza pacifica, ognuno nel proprio Stato. Riteniamo di aver vissuto un'esperienza più unica che rara, che ci ha permesso di crescere, comprendere e stringere amicizia con persone che superano ogni possibile limite di generosità. Un'esperienza che speriamo di poter rivivere un giorno. A questo propostito ringraziamo la Preside, i prof. Claudio Freschi e Renè Moehrle.

Grimoaldo

A 14 secoli dalla vicenda del piccolo “Davide” longobardo friulano…
GRIMOALDO, “MASCOTTE” DEGLI ALUNNI DELL’UCCELLIS.
Sono stati gli alunni delle classi 1^A e 1^C della Scuola media udinese “Uccellis”, sotto la guida del prof. Alberto Travain, coadiuvato dalle colleghe Raffaella Marseu, Ornella Scordamaglia e Stefania Zaina, i primi a ricordare in regione i 14 secoli della vicenda storica del piccolo Grimoaldo, giovanissimo “Davide” del Friuli longobardo, ideale archetipo di un’infanzia coraggiosa e ribelle alle inique oppressioni del mondo dei “grandi”, “mascotte” culturale per i ragazzini del Friuli di oggi. Le scolaresche hanno ricostruito e rivissuto insieme, durante una visita a Cividale del Friuli, antica capitale regionale longobarda, il momento storico e la vita del figlio dei duchi friulani Gisulfo e Romilda: Egli, richiamando in un certo senso anche la leggenda del giovane Davide, eroe della Bibbia, dovette affrontare un potente guerriero nemico ribellandosi alla prigionia presso il popolo ostile degli Avari, per poi rientrare nella sua patria e divenire più tardi re del suo popolo.



Crudel zobia grassa

Con le rose, simbolo della rivolta del 1511…
SCOLARESCHE NEI LUOGHI DELLA “CRUDEL ZOBIA GRASSA”

Seguendo un percorso didattico teso a ricercare nella storia locale memorie civili e culturali importanti non solo localmente, gli alunni delle classi 1^A e 1^C della Scuola media udinese “Uccellis”, sotto la guida del prof. Alberto Travain, coadiuvato dalle colleghe Raffaella Marseu, Ornella Scordamaglia e Stefania Zaina, hanno visitato a Udine i principali luoghi della celeberrima “Crudel Zobia Grassa”, la grande rivolta popolare friulana del 1511, contro i potenti della regione, che, anche secondo una qualificata storiografia internazionale, fu la più estesa insorgenza civica del Rinascimento italiano e la prima particolarmente significativa nella Mitteleuropa del tempo. Fra le tappe d’obbligo, il Pozzo di San Giovanni (angolo Via Savorgnana - Via Stringher) che fu testimone dei primi scontri, infiorato dalle scolaresche con le rose simbolo dei ribelli “zamberlani”, e Piazza Venerio, sede dell’antico Palazzo Savorgnan, quartier generale della rivolta eppure in quei frangenti anche testimone, come ormai si sa, della più tenera storia d’amore della letteratura occidentale: quella famosissima di Romeo e Giulietta, immortalata da William Shakespeare.